Gruppo di Alto
LEGAMI CON IL PASSATO
Le origini del Gruppo Alto sono da far risalire storicamente nelle difficoltà di collegamento con i centri Ospedalieri Liguri, ma soprattutto Piemontesi (in inverno) e dalla diffidenza delle popolazioni di Alto e di Caprauna, spinte a rendersi, con orgoglio, il più possibile indipendenti da aiuti “esterni” difficili per la posizione geografica.
Se anticamente l’assistenza al malato, che non poteva essere curato a domicilio, avveniva grazie al suo trasporto all’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga (per altro male attrezzato e visto dalla stessa popolazione di Albenga, fino all’inizio del XX° secolo, come riservato a “miserandi o senza degna famiglia”), con mezzi di fortuna a trazione umana o animale, messi a disposizione da parenti, da vicini o persone caritatevoli, sulle vie mulattiere e carrettiere della vallata, negli anni ’60, con il miglioramento della viabilità e la diffusione della meccanizzazione, questi mezzi di trasporto non erano più accettabili, e il divario di assistenza rispetto a chi abitava in città diventò ulteriore motivo di spopolamento.
Le popolazioni rimaste nei due Comuni si servivano abitualmente degli Ospedali di Albenga (SV) e Santa Corona a Pietra Ligure (SV), più vicini e comodi per posizione geografica da raggiungere in inverno. Solo occasionalmente interveniva la Croce Bianca Albenga, con tempi d’attesa comunque lunghi, più spesso la popolazione si auto aiutava, senza l’intervento dell’ambulanza. Quasi mai intervenivano la Croce Bianca Ormea o la Croce Bianca Garessio, ancor più distanti per sede e incidenti per organizzazione sull’ospedale di Ceva, quando invece le popolazioni, sopratutto quella di Alto, preferivano essere ricoverate nei Presidi Liguri, per le sopracitate ragioni, ma anche per vicinanza dei familiari, culturale e di dialetto.
Traccia della volontà di migliorare la situazione si trova in numerosi atti delle varie Amministrazioni del Comune di Alto succedutesi fino alla primavera del 1980, quando l’allora Comunità Montana Alta Val Tanaro, Mongia e Cevetta acquistò un autocarro Fiat 238 B1 I A 238 BS con carrozzeria U5 – Ambulanza, telaio n°0335832, al prezzo di Lire 9945000, e lo destinò al trasporto per i Comuni di Alto e Caprauna.
LA PRIMA AMBULANZA Fiat 238 B1 I A 238 BS carrozzeria U5
L’ambulanza fu affidata alla gestione diretta del Comune di Alto, ivi parcheggiata nell’autorimessa, intestata al Sindaco pro tempore, e targata CN463197.
Venne accantonata la gestione secondo lo Statuto della P.A. Croce Bianca – Albenga del 1975 e venne accettato l’Atto Costitutivo di Associazione Croce Bianca di Ceva Corpo Volontari del Soccorso della Comunità Montana Valli Tanaro – Mongia – Cevetta del 21 Novembre 1976, integrandolo con le necessità locali.
Con deliberazione della Giunta Municipale di Alto n°57 del 18 Giugno 1980, presenti il sindaco sig. Beltrame Roberto e i sig.ri Basso Gianni e Deandreis Giovanni, ratificata d’urgenza, all’unanimità, con Consiglio Comunale n°42 del 9 Agosto 1980, venne decisa la prima organizzazione del Servizio che comprendeva, tra l’altro: l’assicurazione RC. del mezzo, di due trasportati più un parente ciascuno, del “guidatore” e di due “barellieri” presso La Previdente Assicurazioni SpA., agenzia n°5 di Albenga (unica compagnia, trovata al tempo, in grado di stipulare polizza ad hoc); pagare la tassa di circolazione; fornire il mezzo di tutti gli accessori utili (sirena acustica, faro retromarcia, bombola ossigeno, materassini, lenzuola, cuscini, coperte, etc. per le due lettighe presenti, etc.); prevedere la spesa per la benzina, per i tagliandi di controllo e per eventuali riparazioni; stabilire il quantum in Lire 350 a Km. di rimborso da parte degli utenti; “di stabilire che possono svolgere servizio volontario gratuito di autisti e barellieri tutti coloro che saranno muniti di apposita autorizzazione preventiva a firma del Sindaco di Alto, identificabili in qualsiasi momento da apposito registro, e che gli stessi prima dell’inizio del viaggio devono essere autorizzati a compiere il servizio specifico, da apposito ordine scritto a firma del Sindaco”; “di far obbligo all’autista ad ogni viaggio di: A) compilare l’apposito foglio di viaggio. B) compilare la scheda carburanti. C) rilasciare ricevuta provvisoria per il rimborso spese ricevute. D) di anticipare le spese per la fornitura di carburante.”; se la gestione del servizio sarà deficitaria tali spese verranno divise tra i Comuni di Alto e Caprauna; etc.
Nel corso degli anni di attività risultano molti trasporti a vario titolo, anche con medie percorrenze fino a Genova, Cuneo e Torino, mai nessun incidente. La gestione dell’ambulanza risultò deficitaria e le spese conseguenti venivano anticipate da Alto e divise al 50% tra i due Comuni (per es. l’anno 1989 il disavanzo fu di 3 879 547 Lire). Furono consegnate agli autisti 20 chiavi dell’ambulanza per velocizzare i soccorsi. Si teneva una tanica di benzina di scorta in autorimessa per evitare di rimanere a “secco” nell’orario di chiusura del benzinaio convenzionato “Agip di Martinetto di Scavino Sergio” comunque “reperibile a casa”. Partecipavano ai trasporti, volontari di Caprauna e di Alto divisi tra autisti (tra l’altro il sottoscritto) e “barellieri”; quando non sufficienti, venivano attivati, con Ordine di Servizio, i dipendenti dei due Comuni.
Il 1° Gennaio 1993 entrò in vigore il “nuovo” Codice della Strada, approvato con Decreto Legislativo 30 Aprile 1992, n.285, accompagnato da un Regolamento di attuazione che comprendeva 408 articoli e 19 appendici. Tra l’altro prevedeva, art. 116, comma 8, che per guidare, per qualsiasi spostamento su strada, a vuoto o a carico, mezzi adibiti ai servizi di emergenza, fosse necessario possedere il Certificato di Abilitazione Professionale alla guida: KE, rilasciato in seguito al superamento di apposito esame. Nessuno degli autisti volontari di Alto e Caprauna era in possesso del KE. In caso di violazione, le sanzioni erano solo pecuniarie, ma non c’era più la certezza della copertura assicurativa.
Nell’anno 1994, dopo anni di “onorato servizio”, l’ambulanza CN463197 necessitava notevoli lavori di manutenzione per essere sottoposta a revisione di collaudo, comportanti una spesa rilevante che i Comuni di Alto e Caprauna e la Comunità Montana non ritennero affrontare, per tanto restava inutilizzata.
Considerato tutto ciò, in data 26 Febbraio 1994, il Consiglio Comunale con deliberazione n°7, decise la vendita dell’ambulanza all’Associazione Pubblica Assistenza Croce Bianca di Ceva (CN), non più utilizzabile come ambulanza, ma per servizi sociali complementari, al prezzo di 50 000 Lire. Tale delibera venne annullata dal Co. re. Co. di Mondovì il 21 Marzo 1994, ordinanza n°1852/1533, per violazione di legge ed incompetenza dell’organo deliberante. Così il provvedimento fu deliberato all’unanimità dalla Giunta del Comune di Alto, con delibera n°33 del 29 Aprile 1994, presenti il Sindaco: Deandreis Geom. Giovanni, e gli assessori: Basso Geom. Gianni, Bianco Marco, Deandreis Claudio, Cepollini Vincenzo, e notificato a tutti gli interessati.
L’assistenza e il soccorso ritornarono, praticamente tutti, a carico della Croce Bianca Albenga, fino all’anno 2002.
NASCE LA SEZIONE VAL PENNAVAIRE
Nel 2002, finalmente, a seguito dell’esigenza, della Croce Bianca Albenga, di fornire miglior Servizio alle popolazioni creando Sezioni decentrate, utili a risolvere il problema dei tempi di percorrenza per i Comuni limitrofi ad Albenga, e grazie all’interessamento degli abitanti di Alto, allora già militi Croce Bianca, Calleri Danilo e Bianchi Silvano, spronati dai consigli e dall’esperienza di Dino Ardoino e Mirko Ginesi della Direzione C.B. Albenga, e dei Sindaci di Alto: Borghi Luigi (spronato, a sua volta, dai sig.ri Deandreis Claudio e Semeria Adriano) e di Caprauna: Arnaldi Rinaldo, nacque la Sezione Val Pennavaire della P.A. Croce Bianca di Albenga, che accorpava i Comuni di Castelbianco e Nasino, e anche Alto e Caprauna.
Il progetto si concretizzò durante un incontro svoltosi tra i militi Bianchi e Calleri, la Presidenza e la Direzione dei servizi della Sede Madre di Albenga, i Sindaci dei comuni di Alto (Borghi Luigi), di Caprauna (Arnaldi Rinaldo), di Castelbianco (Fenocchio Marino) e di Nasino (Alberto Marino) e alcuni abitanti dei Paesi, interessati a dare una mano.
Grazie a questo incontro si poté realizzare il sogno, tutt’ora reale. Dopo non poche difficoltà organizzative si arrivò, alla fondazione il 5 Luglio 2003 con piena operatività dal 30 Novembre 2003, con la festa nel Castello dei Conti Cepollini nel Comune di Alto (messo a disposizione dalla Curia di Albenga, nella persona di Monsignor Ruffino), all’inaugurazione della nuova sezione Val Pennavaire e all’assegnazione ufficiale di una ambulanza Fiat Ducato a benzina “2044”, messa a disposizione dalla Sede Madre di Albenga, che si sarebbe alternata per coprire tutta la Valle, stazionando 15 giorni nel Comune di Alto (utilizzata dai militi di Alto e Caprauna) e 15 giorni nei Comuni di Castelbianco e Nasino (utilizzata dai militi di Castelbianco e Nasino).
In seguito, per i servizi meno urgenti, il Gruppo alternativamente non di turno per le urgenze, poté utilizzare un’ambulanza Bedford Midi e un’automedica Ford Escort.
I TRE GRUPPI DIVENTANO OPERATIVAMENTE INDIPENDENTI
Con l’aumento della consapevolezza e partecipazione dei militi dei paesi di Alto, di Castelbianco e di Nasino si poté arrivare ad avere, all’interno della stessa Sezione Pennavaire, tre diversi Gruppi distinti ed operativamente indipendenti: Gruppo Alto (in cui confluirono alcuni militi di Caprauna), Gruppo Castelbianco e Gruppo Nasino.
Grazie all’aiuto della Sede Madre, ogni Gruppo ebbe a disposizione una propria ambulanza di primo soccorso. La copertura della Val Pennavaire, poi, passò 10 giorni a carico di ciascun Gruppo. Il Gruppo Alto ricevette l’ambulanza Fiat Ducato, codice radio: 2045, soprannominata “Gigia” e in genere, come tuttora, si occupò della copertura dalle ore 00.01 del giorno 21, alle ore 24.00 dell’ultimo giorno di ogni mese.
ARRIVA L’UBICAZIONE DEI MEZZI E LA SEDE
Grazie all’Amministrazione e al Sindaco Sig. Sicca Renato, con sub concessione del Comune, il Gruppo Alto, a partire dal 17 febbraio 2012, ha avuto a disposizione la Sede, in piazza San Michele, n°5, ex asilo comunale, polisportiva, deposito Curia, con un locale per militi e attrezzature e il parcheggio privato per tre automezzi. Da Maggio 2017, dopo lo scioglimento della squadra Alto AIB Piemonte-Protezione Civile, il Gruppo Alto, dispone della relativa sede, concessa dall’Amministrazione Comunale, in sostituzione della precedente, sita in via XXV Aprile 3 e 5, più funzionale alle esigenze specifiche del Gruppo perché permette il ricovero al chiuso di due mezzi di soccorso.
OGGI
Oggi il Gruppo Alto dispone di un ambulanza Fiat Ducato, codice radio 2072, soprannominata dai militi “la Grossa” e di un’automedica Ford Focus Tdci, codice radio 2073, soprannominata “la Piccola”.
Questi mezzi permettono al Gruppo di operare al meglio, con fraterna massima collaborazione e solidarietà, con tutto il resto della Sezione e la Sede Madre, al fine di garantire un servizio sempre più efficace e tempestivo e allo scopo di fare fede ai principi su cui è nata l’Associazione di volontariato Pubblica Assistenza Croce Bianca Albenga.
BIBLIOGRAFIA
(Atti del Comune di Alto Giunta e Consiglio Comunali; Atti Gestione Ambulanza Alto e Caprauna; sito internet e pubblicazioni Croce Bianca Albenga, Sezione Pennavaire; ricordi personali, degli abitanti e dei militi coinvolti nei fatti narrati).
SI RINGRAZIA IL MILITE MAURO DE ANDREIS PER I TESTI DI QUESTA PAGINA