La Nostra Storia

Albenga e Croce Bianca una sola storia

La storia della Croce Bianca Albenga O.D.V. è la storia della città, dei suoi bisogni e delle sue sofferenze ed al contempo la storia dei suoi cittadini, impegnati volontariamente a portare aiuto ai propri ammalati e ad intervenire nelle pubbliche calamità, uniti dal vincolo della solidarietà e dell’amore verso il prossimo. Così sinteticamente ecco data per data i fatti salienti della storia e della vita della P.A. Croce Bianca di Albenga O.D.V., ricavati talvolta testualmente dalle parole dei Verbali (scarica la storia completa in formato pdf).

22 Settembre 1912

Appare il primo atto della Giunta Comunale, con il quale si plaude alla nobile iniziativa di istituire nel comune di Albenga una Società di Pubblica Assistenza; l’Amministrazione Comunale assicura alla nobile ed umanitaria istituzione il suo appoggio morale e materiale.

3 Novembre 1912

Un gruppo di settanta persone riunite nel Civico Teatro di Albenga approvando lo Statuto del proprio sodalizio fondano la Croce Bianca, istituzione di Pubblica Assistenza per il soccorso dei cittadini in caso di calamità ovvero per il pronto intervento a favore di singole persone in stato di necessità.

2 Marzo 1913

Si rileva dal Verbale della prima riunione che i Soci sono saliti a centoquaranta, più cinque Soci Sanitari. Anche il bilancio è consistente. La Croce Bianca di Savona, che con il suo presidente fu di stimolo per la costituzione dell’Ente, dona la prima barella a mano che scherzosamente viene chiamata “gigolette“. La Croce Bianca è in piena attività e pensa di espandere i suoi servizi anche ai paesi della vallata. Sono inoltre in cantiere altre attività che mirano ad rimpinguare le casse sociali occupandosi non solo di attività di pronto soccorso ma anche di assistenza generica per le famiglie bisognose, promuovendo, ad esempio, per ogni S. Natale il pranzo dei poveri della città.

15 Giugno 1913

Viene inaugurato il Vessillo Sociale. Da allora quel Vessillo, che porta sull’asta un pellicano in atto di aprirsi il ventre per nutrire i suoi piccoli, simbolo di donazione completa, accompagnerà tutti gli avvenimenti lieti e tristi del Sodalizio.

1914/1915

Il numero dei Soci è quasi raddoppiato. L’attività della Croce Bianca si espande e si rafforza. Il verbale del 31 maggio 1915 si apre però con una nota non lieta: “…Il Presidente, dolente che gran parte dei militi non abbiano potuto prendere parte all’Assemblea straordinaria perché partenti o partiti per il Fronte, invia loro un fervido saluto ed augurio di ogni bene…” Parte dei militi però non tornarono dal Fronte. Una lapide posta all’ingresso della Sede “ne addita i nobili esempi ai posteri“ e ne ricorda i nomi. Il vessillo che quei militi, caduti combattendo, videro inaugurare li saluta ogni volta che rientra in Sede. Gli anziani e coloro che sono rimasti però si rimboccano le maniche. Nello stesso verbale troviamo vive raccomandazioni da parte dei Soci per il “…riordinamento e la ricostruzione delle squadre onde poter fronteggiare eventuali bisogni…” e la delibera per l’acquisto del “Carro Lettiga a cavallo“. Forte di tale riordinamento e delle nuove attrezzature la Croce Bianca di Albenga è già in grado il 22 luglio 1915 di offrire materiale e militi per il trasporto dei soldati feriti od ammalati, reduci dal fronte ed avviati ai nostri ospedali.

3 Marzo 1918

Nel verbale della stessa data si rileva un ringraziamento a nome della Croce Rossa Nazionale, per l’aiuto prestato dalla nostra Croce Bianca di Albenga in ogni occasione e “…specialmente nel soccorso dato ai poveri naufraghi vittime dei barbari siluramenti lungo la nostra costa…”.

21 Aprile 1919

“…Per economizzare le spese nell’accesso nei Comuni vicini…” si delibera l’acquisto di una autolettiga, senza attendere il concorso degli oblatori. Nel verbale vi è anche un’altra notizia interessante, la proposta di un Socio “…che nella premiazione dei militi sia distribuito soltanto il diploma e di omettere la distribuzione delle medaglie per ragioni di economia…”. I militi ritenevano l’acquisto dell’autolettiga più importante delle medaglie.

1920/1921/1922

Continua l’attività con il solito spirito di abnegazione. Nel 1922 inizia la discussione per la costruzione di una sede ritenuta oramai necessaria per le varie attività dell’Ente. Il Comune non rimane sordo alle richieste della Croce Bianca e con atto magnanimo dona all’Ente il terreno dove possa sorgere la Sede. I militi danno mano ai badili, picconi, cazzuole ed altri arnesi sacrificando le ore libere ed iniziano la costruzione della Sede Sociale che, ancora oggi, possiamo ammirare.

7 Settembre 1924

La data fissata per l’inaugurazione viene mantenuta e in quel giorno alla presenza delle Autorità e delle Consorelle la nuova Sede apre le porte per l’inizio della sua attività e viene ammirata per il suo completo e confortevole impianto di bagni pubblici e di un ambulatorio per il pronto soccorso.

23 Giugno 1928

L’autoambulanza giunge quattro anni dopo l’inaugurazione della nuova sede: è una “Fiat 503 F“ acquistata a mezzo S.A.V.A. carrozzata Garavini di Torino; prezzo dell’automezzo lire 18.750, della carrozzeria lire 17.000, per un totale di lire 35.750. Il collaudo dell’ambulanza avviene il 9 settembre con il seguente itinerario: Savona – Carcare – Millesimo – Calizzano – Bardineto – Albenga con visita alla Consorella di Savona e deposizione di fiori alle lapidi dei caduti di dette Società e ai monumenti di Calizzano e Bardineto. I servizi sono in questi anni ancora limitati: si passa dai 22 del 1913, ai 42 del 1920, per arrivare a 74 nel 1928. I servizi sono svolti a piedi fino ai paesi limitrofi o con l’ausilio del cavallo o in treno fino a Savona, mentre il primo servizio con l’ambulanza da Albenga a Genova si effettua il 1 novembre 1928.

8 Agosto 1929

La P.A. Croce Bianca di Albenga O.D.V. prepara un nuovo Statuto e domanda di essere eretta in Ente Morale. Le pratiche burocratiche sono lunghe e laboriose e, finalmente definito ed approvato dall’Amministrazione, il 27 luglio 1930 viene inoltrato al Ministero dell’Interno e nella data del 19 gennaio 1931 d’ordine di S.M. il Re diventa esecutivo e da tale data entra in vigore fino a pochi anni or sono.

1932/1939

In questo periodo il materiale rotabile viene aggiornato con l’acquisto di una nuova barella a mano, di una nuova autolettiga e nel 1933 viene formato un Comitato che avrà il compito di stilare un nuovo Regolamento interno. Nel maggio del 1934 la P.A. cede temporaneamente al S.Corona di Pietra Ligure una sua autoambulanza. Nell’assemblea del 26 aprile 1938 il Presidente Dr. Beffa dà notizia che la Signora Luisa Rodano vedova Strizioli, con suo testamento del 3 gennaio 1937, ha legato a favore della Croce Bianca di Albenga il capitale di lire 5.000 in cartelle di debito pubblico. Successivamente viene acquistata la seconda ambulanza, una Fiat 1100.

1940/1945

Le interferenze politiche del tempo, la Seconda guerra mondiale ed altre calamità arrestano per un po’ il fervore di attività della Croce Bianca di Albenga. Con il termine della guerra il 18 Agosto 1945 viene ripresa con rinnovato entusiasmo l’attività di un tempo.

16 Luglio 1947

La Croce Bianca si trova partecipe di un avvenimento particolarmente doloroso: l’affondamento della motobarca “l’Annamaria” nel mare di Albenga. Muoiono annegati quarantatré bambini e quattro loro maestre. Gli altri bambini superstiti tornarono a riva grazie agli sforzi degli albenganesi accorsi sul posto e fra essi i nostri militi e militesse. In questa triste occasione la sede della P.A. si trasforma in una grande camera ardente in cui vengono allineati i corpicini dei bambini tra un mare di fiori bianchi. In ricordo di questa triste tragedia i militi vollero battezzare la Fiat 1100 con il nome de “L’Annamaria”.

1948/1976

L’attività procede con impegno costante. Grazie ai notevoli progressi tecnici e meccanici di questi anni entrano a far parte dell’associazione mezzi più moderni: nel 1952 la P. A. decide di acquistare una Fiat 1100 denominata “Pellegrina I” sostituita in seguito con una Fiat 1900 chiamata “L’Annamaria II”. Nel 1959 viene acquistata una nuova Fiat 1100 denominata “Pellegrina II” successivamente donata alla Croce Bianca di Imperia per consentirne la ricostituzione e la ripresa dell’attività. Nel 1962 l’ente decide di acquistare una rivoluzionaria Citroen DS, particolarmente veloce e confortevole, e adatta ai lunghi viaggi (con questa ambulanza è iniziata la tradizione di avere una Citroen tra i mezzi della Croce Bianca); nel 1965 viene acquistata una Fiat 1800 e nel 1970 la Cassa di Risparmio di Genova ed Imperia dona un Fiat 125. Sono queste ultime autoambulanze costruite su telai di automobili, con sicurezza e velocità elevate, dimensioni esterne ridotte ma con attrezzature ancora limitate: barella a mano, telo barella, bombola di ossigeno, cassetta di pronto soccorso e poco altro. Discorso a parte merita, grazie all’avvento di questi mezzi e delle prime culle termostatiche il crescere esponenziale dei servizi verso l’istituto G. Gaslini di Genova. In questi anni viene concesso dall’ente ospedaliero il primo furgone, un Fiat 238 dotato di due barelle ed un vano sanitario più ampio. Ad esso fece seguito un altro Fiat 238 a tetto rialzato “l’Unificato” destinato al soccorso negli incidenti stradali.

Anno 1959

Servizi 531 per 23.292 Km percorsi;

Anno 1965/66

Servizi 1.014 per 53.124 Km percorsi;

Anno 1975/76

Servizi 1.976 per 225.606 Km percorsi.

1948/1976

Questi anni sono anche densi di date salienti per testimoniare la solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite da eventi naturali. Il 27 novembre 1965 si aderisce con 10.000 lire alla catena della fraternità indetta dalla RAI in favore degli alluvionati del palermitano. Il 26 novembre 1966 un gruppo di militi parte per Sulmona con la Fiat 1800 ed un autotreno, trasportando viveri, medicinali e indumenti offerti dalla cittadinanza di Albenga per far fronte all’emergenza derivante dalla nuova alluvione per lo straripamento del Tagliamento. Il 9 dicembre 1966 la Croce Bianca di Albenga interviene con un aiuto finanziario di 25.000 lire per concorrere alle necessità della riparazione dei danni provocati dall’alluvione in Firenze. Sempre nel 1966 un grosso dramma colpì Borghetto S.S, causando lutto e disperazione in tutta la città: un palazzo in costruzione sprofondò nel terreno su cui poggiavano le fondamenta causando morte e ferimento di coloro che lavoravano in quelle ore. Chiamati i nostri militi furono i primi ad arrivare. Da qui l’idea di creare una sede nella città: in breve tempo la Croce Bianca di Borghetto S.S. diventa una realtà tuttora attiva. Nell’ottobre del 1970 i nostri militi affiancano i militi di Genova nelle operazioni di soccorso alla popolazione in seguito all’alluvione. Nel maggio del 1976 ancora una volta i militi della Croce Bianca di Albenga rinnovano l’impegno a favore dei paesi colpiti da tragici eventi, come nel caso del terremoto del Friuli in cui una squadra di volontari si vede impegnata in prima linea nelle operazioni di soccorso rimanendo otto giorni nelle zone terremotate, insieme all’impegno dei cittadini albenganesi nell’invio di generi di conforto.

1980

È con l’inizio degli anni ottanta che l’Associazione deve affrontare cambiamenti decisivi. La Croce Bianca di Albenga assume nei confronti dell’ente pubblico l’impegno a garantire l’emergenza e tutto il trasporto sanitario nel territorio di propria competenza. Il parco macchine non è idoneo ad affrontare l’aumento dei servizi richiesti, ma l’impegno del Consiglio di Amministrazione permette il rapido potenziamento. Viene deciso l’acquisto di un Fiat 238 usato e quindi di un altro Fiat 238 denominato Cangiano in memoria di Sergio Cangiano, tragicamente scomparso in un incidente stradale. È in questo anno che i nostri militi sono chiamati ad affrontare una nuova calamità naturale: il terremoto in Irpinia. La Croce d’Oro di S.Vito dei Normanni è distrutta: a loro vengono donate due ambulanze usate per la ripresa del servizio verso il prossimo. L’esigenza di trasferire pazienti politraumatizzati dall’Ospedale di Albenga al San Martino di Genova determina la necessità di allestire un Centro Mobile di Rianimazione inaugurato nel 1982: questa è la prima ambulanza “moderna” della Croce Bianca di Albenga e il primo Centro Mobile di Rianimazione del comprensorio, dotato di un vano sanitario interamente rivestito in acciaio ed attrezzature all’avanguardia. Proprio la necessità di disporre di nuove attrezzature e di vani sanitari spaziosi determina la preferenza per ambulanze realizzate su furgoni da impiegarsi per incidenti stradali e servizi urgenti, mentre si continuano a preferire ambulanze realizzate su autovetture per i servizi di trasferimento ospedaliero e per i servizi urgenti nell’entroterra per via della presenza di strade strette e tortuose. Entrano a far parte del parco macchine i primi Fiat Ducato attrezzati per emergenze stradali. In questi anni lo sviluppo del trasporto ospedaliero e in particolare il trasporto di pazienti dializzati e dei pazienti sottoposti a cobaltoterapia determina l’esigenza di disporre di mezzi di dimensioni contenute, adatti al trasporto di persone non barellate.

1981

La continua crescita del numero dei servizi e l’estensione del raggio di intervento verso comuni distanti dalla sede fa nascere l’esigenza di dislocare militi e mezzi di soccorso sul territorio. Da queste premesse sarebbe derivata la fondazione delle “sezioni” della nostra sede madre.

Il 1° ottobre del 1981 la prima a nascere è Villanova d’Albenga che a portato le ambulanze della Croce Bianca in Val Lerrone.

1985

Nel volgere di cinque anni la città di Garlenda viene scelta per l’apertura di un’altra sezione della Croce Bianca. Il 15 aprile 1985 la città riceve dalla sede madre la prima ambulanza con il compito di portare soccorso nella Val Lerrone, mentre Villanova avrebbe continuato la sua opera nella Valle Arroscia e nei comuni di Arnasco e Vendone.

1990

Durante l’alluvione del novembre 1994 ben sei ambulanze rimangono danneggiate, di cui 4 in modo irreparabile, ma ancora una volta il generoso contributo di alcuni cittadini ed enti, oltre all’operosità dei volontari e dei dirigenti, acconsente in breve tempo il rinnovo del parco macchine con l’inaugurazione di nuovi automezzi più moderni e attrezzati, con vano sanitario più spazioso e attrezzature più moderne e complete. La barella a mano dei primi anni Ottanta è’ stata affiancata dal materassino a depressione e dalla più moderna barella spinale, mentre all’interno dei mezzi appaiono sofisticate attrezzature portatili da rianimazione e da ultimo i defibrillatori semiautomatici.

Ricordiamo inoltre che la partecipazione della Croce Bianca alle operazioni di soccorso in occasione di diverse calamità naturali, porta l’Associazione ha dotarsi di una nuova ambulanza fuoristrada Land Rover 110 in grado di raggiungere anche le zone più impervie.

Il possesso di mezzi e attrezzature all’avanguardia, unitamente ai numerosi militi, non era però sufficiente a realizzare un moderno e organizzato sistema di soccorso.

Si stava ormai affermando la consapevolezza che trasportare l’ammalato il più velocemente possibile all’ospedale più vicino al luogo dell’evento non era più sufficiente, era necessario far sì che le diverse associazioni presenti sul territorio interagissero integrandosi in un sistema di soccorso che doveva coinvolgere accanto ai volontari anche medici e infermieri specializzati.

In questo anno e precisamente il 23 settembre 1990 la Croce Bianca dà vita alla sua terza sezione nel comune di Arnasco.

1994/1995

La collaborazione è subito proficua, militi e dirigenti mostrano vivo interesse per la creazione di un sistema di soccorso integrato e il 1° luglio 1995 nasce il sistema di Emergenza Territoriale 118 Savona Soccorso con il compito di coordinare e gestire tutte le richieste di soccorso sanitario, garantendo l’invio tempestivo dei mezzi sul luogo dell’intervento richiesto.

Anche la Croce Bianca di Albenga è costretta a rivedere la propria organizzazione, il 118 impone precisi protocolli di comportamento, controlla i tempi di intervento delle squadre di soccorso, organizza selettivi corsi per soccorritore con lezioni teoriche e addestramento pratico.

La mancanza di un’automedica con attrezzature portatili e operatori sanitari specializzati da impiegare nei casi di emergenza più gravi, non consentiva di realizzare però un completo sistema sanitario.

1998/1999

In questo anno viene acquistata dalla Croce Bianca di Albenga la prima automedica “Sierra 2” guidata da volontari a cui si affianca un medico e un infermiere professionale, attiva 24 ore su 24.

Il servizio prende definitivamente avvio il 1° agosto 1999 presso la nostra Associazione, garantendo un servizio qualificato sul territorio e coprendo una vasta zona che va da Andora a Borghetto.

Il volontario si è così integrato con il servizio sanitario contribuendo ad affermare un sistema di soccorso moderno dove il volontario stesso è testimonianza e gestione di un servizio complesso in risposta ai bisogni dei cittadini.

La Pubblica Assistenza ha saputo conciliare professionalità ed efficienza con i valori universali della solidarietà e del servizio verso il prossimo proponendo ancora oggi, a distanza di tanti anni, la concezione del volontariato come impegno disinteressato a favore di chiunque ne abbia bisogno.

Il 24 ottobre 1999 inizia la sua attività la sezione di Erli, un’altra realtà del soccorso che prende il suo insediamento in Val Neva.

2001

Avere militi e mezzi collocati in posizione strategica sul territorio era diventata ormai una priorità e in poco meno di vent’anni erano nate e cresciute diverse sezioni.

La vicinanza geografica ad Arnasco fa si che Vendone suggerisca non la costituzione di un gruppo autonomo di volontari ma una seconda metà del nucleo nato nel 1990 e che dall’8 aprile 2001 si sarebbe chiamato sezione di Arnasco-Vendone.

2002

Il 10 marzo 2002 avviene il primo incontro tra i militi e il comitato Dame Patronesse, che nasce in concomitanza con i novant’anni della fondazione della nostra Associazione. Un gruppo di donne già socie o simpatizzanti dell’Associazione pronte ad entrare nel sodalizio della Croce Bianca, che si prendono l’incarico di organizzare raccolte fondi i cui proventi potessero essere destinati ad acquisti mirati. Viene così, per esempio, acquistata una vettura automedicale Ford Focus e allestito un Ford Transit che diventa la prima ambulanza pediatrica della P.A.

2003

In questo anno la Croce Bianca ospita la prima forma si Servizio Civile Nazionale A.N.P.A.S. in cui sono coinvolte diverse croci del Ponente savonese. Questa tipologia di volontariato sancita da leggi nazionali e riservata ai giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni permette di entrare in contatto le realtà solidaristiche del territorio. Sempre nello stesso anno possiamo ricordare il gemellaggio con la Croce Bianca di Noli, già da tempo vicina a noi per vincoli di amicizia e di supporto nei momenti critici.

La Pubblica Assistenza vanta ormai almeno una sezione in tutte le valli. Mancava però la più remota della costa, condivisa dalle provincie di Savona e Cuneo: la Val Pennavaire.

Questa sezione viene fondata il 5 luglio del 2003 ed è stata fortemente voluta dalla sede madre e dalla determinazione di alcuni suoi militi convinti che l’aiuto al prossimo dovesse arrivare in ogni luogo con la stessa efficacia. La sezione viene organizzata su tre entità distinte ma cooperanti tra loro: Alto, Nasino e Castelbianco.

2004/2005/2006

Il 2004 viene ricordato per un altro importante gemellaggio, quello tra la Croce Bianca di Albenga e la Croce Verde Pontedecimo. Il nostro ente prova un forte sentimento di gratitudine verso l’associazione genovese e verso alcuni dei suoi militi che agli albori del Novecento, trasferitisi nella piana albenganese, portarono con sé l’esperienza dalla quale la nostra Croce Bianca ha attinto per iniziare la propria attività assistenziale.

Sempre nel 2004 ricordiamo il progetto “Soccorso Ingauno” interamente gestito dalla sede di Albenga mentre la sezione di Villanova, sulla base di un protocollo condiviso con il Comune, gestisce un anno di Servizio Civile denominato “Solidarietà nel borgo”.

Nel 2005 la sede madre fa vivere un altro progetto, il “Soccorso Verde Azzurro”, mentre giunge a conclusione una bella occasione per i giovani di avvicinarsi all’ente assistenziale: l’obiezione di coscienza.

Altre date da ricordare, l’inaugurazione, a diciannove anni dalla sua creazione, della sede di Garlenda il 1°maggio 2004. I quindici anni di vita di Arnasco-Vendone, festeggiati nel settembre 2005 e i venticinque anni di Villanova festeggiati nel giugno del 2006, anno in cui viene anche acquistata una culla termica, grazie al generoso aiuto di una famiglia locale.

2007

In questo anno la Croce Bianca di Albenga compie i suoi 95 anni di vita. Anni pieni di generosità, abnegazione e passione verso il prossimo. Nello stesso anno ricordiamo i 60 anni dall’affondamento della motobarca “Annamaria” in cui morirono 44 bambini e 4 dei loro accompagnatori. Un ricordo fatto di tristezza e dolore, di ricordi e di racconti di quel tragico 16 luglio 1947.

Il nostro viaggio nel tempo ci riporta a oggi. A questo 2012 in cui ci prepariamo a celebrare e festeggiare un altro importante traguardo per la nostra Croce Bianca: 100 anni di volontariato.

Toccherà a chi svolge attività come milite e a chi vorrà iniziare questa missione di altruistico volontariato, ai dirigenti e alla cittadinanza tutta compiere quegli atti che nel prossimo futuro arricchiranno i nuovi capitoli della Croce Bianca di Albenga.

2012

L’associazione quest’anno compie ben un secolo di storia. I festeggiamenti durano una settimana intera, per noi e per tutta la città.

Se la Croce Bianca si fa due conti…

Spesso le statistiche sono un arido conteggio, una impietosa sequela di numeri sostituita alla menzione di nomi, persone, gesti, ma nella loro scarna sinteticità esprimono a chiare cifre l’entità di un lavoro che richiede un impegno continuativo e lo richiede per buona parte a volontari, in cambio di gratitudine, una pacca sulla spalla, a volte neppure quello. Il milite si muove nell’anonimato; a volte si apre la via con il fragore di una sirena, a volte s’inserisce nel traffico e passa inosservato, c’è chi gli concede una precedenza e chi gliela nega. La consistenza numerica dei servizi effettuati dal popolo in divisa catarifrangente parla da sé, una volta tanto è più espressiva di molte parole.

Dal 1° Gennaio 2007 al 31 Dicembre 2011 si contano 96.399 servizi, una somma di 3.004.285 chilometri percorsi; 432.554 ore di guardia notturna e 155.496 di guardia festiva.

Siamo di fronte a numeri davvero imponenti, che lasciano immaginare lo sforzo richiesto in termini di uomini e mezzi. Un arido numero non basta a quantificare quanto è stato dato. A questi numeri un forte contributo è stato dato dall’attività delle Sezioni. Sempre pronte a coprire il proprio territorio ma anche ad essere un prezioso aiuto alla Sede madre. I militi della Croce Bianca di Albenga, sempre pronti e reperibili in ogni istante, meritano la massima gratitudine da parte di tutti. E è facile capire perché: basta fermarsi un istante a pensare. Noi, invece, ci fermiamo ad immaginare a cosa penserebbero della Croce Bianca del 2011 quei volontari che si prodigavano con i mezzi e gli strumenti di decenni fa. Ripensiamo agli sforzi immani di chi, con infiniti sacrifici, anche economici e personali, riuscì a raggiungere la cifra necessaria per l’acquisto di una barella a cavalli. E proprio questo pensiero che ci guida e ci spinge a fare sì che i mezzi e tutte le attrezzature rivolte al soccorso ed al trasporto degli ammalati, siano costantemente efficienti e della migliore qualità. Tante volte ci è capitato di ascoltare persone,magari venute da lontano, incuriosite sul grande dispiegamento di mezzi della Croce Bianca. Le cifre qui sopra sono la più chiara e forte risposta ad ogni interrogativo in merito.

L’associazione quest’anno ha inaugurato, per festeggiare: un centro mobile di rianimazione Fiat Ducato, un’automedica Ford Focus, un’unità mobile di soccorso Fiat Ducato, un Volkswagen Transporter Sincro e un Land Rover 110 mezzo di soccorso speciale.

2017

Altri festeggiamenti per il 105esimo compleanno! Quest’anno per festeggiare vengono inaugurati un Volkswagen Transporter unità mobile di soccorso e un’automedica Ford Focus.